Quello che stiamo vivendo è un percorso rivoluzionario senza ritorno, una trasformazione tecnologica e digitale celere e radicale che ci “costringe” a riformare il modo di relazionarci nella vita sociale e non solo. Essa ha infatti stravolto altresì le modalità di gestione del lavoro, ha sconvolto le tecniche di produzione ed innovato gli strumenti di interazione con i clienti: il modo di “fare impresa” è inevitabilmente cambiato! La tecnologia, con tutti gli strumenti connessi, rappresenta difatti la principale causa di mutamento del mercato e al tempo stesso l’elemento di grande rilevanza per la ripresa delle imprese in un mercato sempre più complesso, veloce e competitivo. Per sopravvivere alla concorrenza, le imprese devono essere capaci di adeguarsi alle nuove e più svariate sfide presentate dallo stesso e per farlo hanno bisogno di integrare nelle attività le indispensabili tecnologie e abilità.
La formazione 4.0 è proprio ciò che serve per l’integrazione e lo sviluppo di competenze capaci di migliorare l’organizzazione aziendale e ottimizzare i processi produttivi.
In questa direzione il successo dell’organizzazione dipende innanzitutto da una buona gestione del capitale umano il quale gioca a tal proposito un ruolo decisivo. Esso rappresenta per ogni azienda una risorsa centrale da valorizzare: investire sulla formazione dei dipendenti è oramai uno dei passaggi fondamentali da attuare per lo sviluppo dell’azienda in quanto sono proprio esse a consentire che la stessa si adatti ai vari mutamenti del mercato odierno e della società in genere. Accrescere le conoscenze e capacità produttive delle risorse umane deve essere l’obiettivo primario di ogni azienda in quanto questo è ciò che realmente incrementa il successo e la realizzazione dell’azienda stessa, assicurandole maggiore competitività strategica di successo nonostante l’estrema rapidità con cui avvengano i cambiamenti.
Per formazione 4.0 intendiamo, quindi, quelle attività volte a potenziare, aggiornare, consolidare le capacità e le conoscenze del personale e/o ad acquisirne di nuove (utilizzare nuovi strumenti, velocizzare alcuni processi aumentando le abilità degli addetti, …), favorendone così la crescita professionale ma anche personale con il fine ultimo di raggiungere gli obiettivi aziendali e ottimizzarne i risultati.
Com’è oramai ovvio, il complesso mercato corrente è caratterizzato da molteplici mutamenti ed evoluzioni costanti che richiedono efficienza, tempestività e ottime capacità di adattamento. È proprio per questo motivo che la formazione del personale gioca un ruolo di fondamentale importanza: essa non deve essere sottovalutata né considerata un semplice ed inutile costo da sostenere ma uno strumento, un ottimo e necessario INVESTIMENTO per l’impresa stessa ed il suo funzionamento; difatti dipendenti più qualificati e preparati riescono a svolgere il proprio lavoro in maniera più qualitativa, offrendo un rendimento superiore atto a garantire altresì maggiore produttività e competitività.
In sintesi, tra i principali vantaggi derivanti da una buona formazione del personale vi sono certamente:
– Maggiore Competitività: l’azienda avrà sempre risorse formate e quindi capaci di utilizzare strumenti più moderni e in grado di offrire servizi di qualità mirati ad una maggiore soddisfazione della clientela;
– Ritorno d’immagine: un’impresa avente personale aggiornato e che si serve di strumenti all’avanguardia appare più affidabile e sarà preferita alla concorrenza;
– Maggiore Disponibilità dei Dipendenti: formare le risorse umane significa fornire loro non solo conoscenza ma anche motivazione; un lavoratore su cui si investe si sentirà più apprezzato e stimolato e un’adeguata preparazione gli consentirà altresì di essere più sicuro, disponibile, produttivo e soddisfatto.
Gli obiettivi della formazione consistono dunque nel:
– Far acquisire al personale le necessarie conoscenze e competenze all’avanguardia;
– Colmare le lacune esistenti;
– Sviluppare e consolidare i talenti dimostrati dai dipendenti.
Nell’attuale mercato risulta necessaria una maggiore FLESSIBILITA’ PROFESSIONALE dei dipendenti, la quale può ottenersi solo attraverso il potenziamento del capitale umano stesso; fattore caratteristico e determinante è proprio la capacità di adattarsi ai cambiamenti (di qualsiasi natura essi siano) e a tal fine investire sulle persone, sulla loro formazione è, senza dubbio, la miglior strategia da prediligere per assicurare futuro e competitività ad una qualunque azienda; se effettuata nel modo adeguato, infatti, la formazione si rivela un ottimo strumento a disposizione delle imprese per motivare i dipendenti, rimanere competitive, fronteggiare la continua e rapida evoluzione e quindi raggiungere gli obiettivi prefissati.
Vista la non indifferente rilevanza imputata alla costante formazione del personale, sono state predisposte dallo Stato italiano interessanti opportunità atte ad organizzare e incentivare corsi di formazione. Si tratta di importanti strumenti messi a disposizione delle imprese residenti nel territorio dello Stato volti a sostenerle nel processo di trasformazione tecnologica e digitale senza impattare in modo significativo sul bilancio aziendale.
Tra questi spicca il CREDITO D’IMPOSTA PER LA FORMAZIONE 4.0, previsto dal Piano nazionale Impresa 4.0. Esso è stato istituito per la prima volta dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018) ed è stato rinnovato nel corso degli anni. L’ultima modifica, con la previsione di un aumento delle aliquote, è quella prevista nel Decreto Aiuti (articolo 22) e dal relativo Decreto MISE dell’8 luglio 2022.
La fruizione del credito è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Inoltre, per ottenere il beneficio, l’attività formativa (organizzata internamente dall’impresa o erogata da soggetti esterni) deve interessare specifiche materie:
- vendita e marketing;
- informatica e tecniche;
- tecnologie di produzione.
Le attività di formazione devono essere finalizzate all’acquisizione e/o consolidamento di competenze e conoscenze nelle tecnologie 4.0, ovvero:
– big data e analisi dei dati;
– cloud e fog computing;
– cyber security;
– simulazione e sistemi cyber-fisici;
– prototipazione rapida;
– sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (Rv) e realtà aumentata (Ra);
– robotica avanzata e collaborativa;
– interfaccia uomo macchina;
– manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
– internet delle cose e delle macchine;
– integrazione digitale dei processi aziendali.
Per quanto riguarda il caso di attività formative erogate da soggetti esterni all’impresa, danno diritto al credito solo le attività commissionate a:
– soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la regione o provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o la sede operativa;
– università o strutture ad esse collegate;
– soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali;
– soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla disciplina europea;
– Istituti tecnici superiori (ITS).
È importante ricordare che, per usufruire del credito, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione, da allegare al bilancio, rilasciata da un revisore legale dei conti, ad eccezione delle imprese con bilancio revisionato che restano escluse da tale obbligo.