E’ il nuovo contributo a fondo perduto sotto forma di credito d’imposta previsto per le imprese operanti nelle regioni facenti parte della “ZES Unica” (ovvero le Regioni del Mezzogiorno, tra cui la Sicilia), riguarda gli acquisti di beni strumentali destinati a strutture produttive e può arrivare fino al 60% del loro costo.
Come da Decreto (DM 17/05/2024), possono accedere al beneficio fiscale tutte le imprese (indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato) già operative o che si insediano nelle zone della ZES Unica che intendono effettuare investimenti di almeno € 200.000 dal 1°Gennaio 2024 al 15 Novembre 2024, facenti parte di un “progetto di investimento iniziale” relativi all’acquisto dei seguenti beni strumentali (nuovi): -macchinari; -impianti; -attrezzature varie; destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono fondate nel territorio.
Tale credito vale anche per l’acquisto di terreni e per l’acquisizione, la realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti (purché il valore dei terreni e fabbricati non superi il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato).
Rimangono invece esclusi dall’agevolazione: -i beni merce (autonomamente destinati alla vendita); -i semilavorati ed i materiali di consumo. Rimangono altresì escluse anche le acquisizioni avvenute tra soggetti tra i quali sussistono rapporti di controllo/collegamento, o comunque non realizzate a condizioni di mercato. L’agevolazione inoltre non si applica ai soggetti che operano nei seguenti settori:-industria siderurgia e carbonifera; -creditizio, assicurativo e finanziario; -trasporti e relative infrastrutture; -banda larga; -produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche.
Il credito d’imposta in questione, è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti, nei limiti di spesa di 200.000 euro (minimo) e di 100 milioni (massimo). Il credito è differenziato per Regione e per la Sicilia è del:
– 40% (per grandi imprese o per PMI con investimenti maggiori di 50 milioni);
– 50% (per medie imprese con investimenti minori o uguali di 50 milioni);
– 60% (per piccole imprese con investimenti minori di 50 milioni).
Per accedere a queste agevolazioni i soggetti interessati devono comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese ammissibili (sostenute dal 1°Gennaio e che prevedono di sostenere fino al 15 Novembre 2024) entro i termini che vanno dal 12 Giugno 2024 al 12 Luglio 2024 (termine ultimo).
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel mod.F24, è imponibile ai fine IRES/IRPEF e IRAP ed è infine cumulabile con altri aiuti di Stato e altre misure agevolative che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio.
Le imprese beneficiarie devono mantenere le loro attività nei territori della ZES Unica per almeno 5 anni dopo il completamento dell’investimento, pena la decadenza dai benefici. Se i beni oggetto dell’agevolazione poi, non entrano in funzione entro il secondo anno successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione. Se invece, entro il quinto anno successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa o destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo di tali beni.
