Incentivi per le nuove assunzioni di giovani e donne e contributi a fondo perduto per le nuove imprese, mirate soprattutto per l’avvio di nuove imprese al Sud. Ecco le principali misure del Decreto Coesione 2024.
–Bonus Resto al Sud 2.0: per promuovere la costituzione di nuove attività localizzate al Sud. Sono ammesse al finanziamento le iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva (dall’erogazione di servizi di formazione al tutoraggio finalizzato ad incrementare le competenze al fine di avviare una nuova attività).
Sono destinatari dell’intervento i giovani di età inferiore ai trentacinque anni e in possesso di uno dei seguenti requisiti: -condizione di marginalità o di vulnerabilità sociale o discriminazione (come definite dal piano nazionale giovani, donne e lavoro); -inoccupati, inattivi e disoccupati. (I beneficiari di Resto al Sud 2.0 che percepiscono la NASpI, possono cumulare i trattamenti di cui beneficiano solo se presentano la richiesta per l’erogazione dell’indennità di disoccupazione in unica soluzione, NASpI anticipata).
Nello specifico i beneficiari possono ottenere degli incentivi di sostegno all’investimento che consistono in:
-un voucher di avvio (non soggetto a rimborso), utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività, per un importo massimo di 40.000 euro per le attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno. (Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro);
-un aiuto per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75% per l’avvio delle attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno;
-un aiuto per programmi di spesa oltre 120.000 euro e fino a 200.00 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70% per l’avvio delle attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno.
(Tale agevolazioni inoltre, non sono cumulabili con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente).
–Bonus assunzione ZES Unica: che ha l’obbiettivo di sostenere lo sviluppo occupazionale del Mezzogiorno (e contribuire così alla riduzione dei divari territoriali); viene introdotto:
l’esonero dal versamento del 100% dei contributi Inps a carico del datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail per gli infortuni sul lavoro e delle ritenute a carico dei lavoratori) per un periodo massimo di 24 mesi e nel limite di 650 euro mensili per ciascun lavoratore, per i datori di lavoro che occupano fino a 10 dipendenti che, dal 1/09/2024 al 31/12/2025, assumono personale con qualifica non dirigenziale e con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato presso una sede o unità produttiva ubicata in una delle regioni della ZES Unica. (I datori di lavoro, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non devono aver proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi).
Le nuove assunzioni a tempo indeterminato devono riguardare:
-giovani con età inferiore a 35 anni e donne;
-giovani over 35 se disoccupati da almeno 24 mesi.
Per restare aggiornati sul Bonus Resto al Sud 2.0, sul sito ufficiale di INVITALIA, verranno rese note ulteriori informazioni, le date di messa a disposizione al pubblico di tali incentivi e le varie procedure su come presentare domanda.