Anche se poco utilizzato, è ancora in vigore il riconoscimento del “credito d’imposta” sulle commissioni POS, di seguito una breve spiegazione su cosa si tratta e come usufruirne.
-Cos’è questo credito d’imposta?
Al fine di incentivare l’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento, con -DL n. 124/2019 (art 22), -Provvedimento Agenzia Entrate 29/4/2020, il Legislatore ha previsto, a partire dall’1/7/2020, il riconoscimento di un Credito d’imposta sulle commissioni Pos.
Tale credito d’imposta è a favore degli esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo con ricavi o compensi relativi all’anno precedente non superiori a 400.000 euro.
Il credito d’imposta è pari al 30% delle commissioni addebitate per le operazioni rese nei confronti di consumatori finali, effettuate tramite carte di credito/debito/prepagate/altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili. Con riferimento alle carte di pagamento, rilevano soltanto le transazioni effettuate mediante “carte consumer”, carte emesse a favore di consumatori finali, e non per le “carte business”.
Gli operatori che mettono a disposizione i sistemi che consentono il pagamento elettronico, sono tenuti a trasmettere mensilmente, in via telematica agli esercenti attività d’impresa / lavoro autonomo: l’elenco ed i dati delle transazioni effettuate nel periodo di riferimento;
-Come può essere utilizzato il credito d’imposta?
È utilizzabile esclusivamente in compensazione nel mod. F24 a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa (ovvero al mese successivo a quello in cui il gestore ha addebitato sul c/c aziendale le proprie commissioni). Non è infine tassato ai fini IRPEF/IRES/IRAP. L’agenzia delle Entrate ha istituito il seguente codice tributo da usare nel mod. F24 al fine di compensare il credito in esame: “6916”. Importante in questa fase, specificare il mese di competenza.
-ESEMPIO:
Un negoziante il 20/09/2023 riceve dal proprio gestore del Pos, che detiene in negozio, la comunicazione delle transazioni effettuate per l’incasso delle vendite di Luglio 2023 e nel mese di Agosto gli vengono addebitate tali commissioni (di 1400 euro, divise in: 1200 come commissioni sull’incassato e 200 come canone fisso fino a 500 operazioni), il credito di imposta sarà dunque 30% di 1400 (ovvero il totale delle commissioni) = 420, ed è utilizzabile in compensazione nel mod. F24 dal 1/09/2023 (mese successivo a quello in cui il gestore ha addebitato sul c/c aziendale le proprie commissioni).